martedì 21 aprile 2015

MELBOURNE and PHILIP ISLAND

Siamo arrivati a Melbourne di mattina, ma non abbiamo fatto in tempo che a goderci una passeggiata in riva al bel fiume che ha cominciato a piovere e non ha smesso per tutta la giornata, anche le temperature rispetto ad Adelaide sono scese parecchio. Siamo rimasti in città qualche giorno, visitando perlopiù il centro che abbiamo trovato molto carino, di sicuro il più bello delle città australiane viste fino adesso, fatto di bei palazzi e vari ristoranti e locali a cui è difficile resistere a non entrare passandoci davanti, ma sopratutto finalmente siamo riusciti a fare colazione da Starbucks e a mangiare del buon Ramen!




Una sera siamo andati a St Kilda, non lontano dal centro, dove alla fine di un pontile c'è un'isoletta con un porto e un pò di pinguini che al tramonto tornano tra le sue rocce dopo la giornata di pesca e ti passano in parte starnazzando (che verso fanno i pinguini??), purtroppo non ho foto decenti visto l'impossibilità di usare il flash al buio per non disturbarli.



Abbiamo fatto anche una gita a Philip Island, nota per il circuito motociclistico, ma che sopratutto ospita una grande varietà di animali, solo che per vederli tutti sarebbe stato uno sforzo troppo grande per le nostre tasche e allora ci siamo "accontentati" di qualche koala, canguri, dingo, pipistrelli giganti, aquile etc... per la gioia di Marika che poteva dare da mangiare alle bestie!...per la gioia di Marika che però ha preso anche qualche pugnetto da un canguro!! AHAHAH ha fatto bene!!!




Vi lascio con qualche altra foto di Melbourne, il prossimo post sarà, finalmente, dopo migliaia di chilometri di viaggio, su Sydney!





sabato 18 aprile 2015

ADELAIDE- MELBOURNE AND GREAT OCEAN ROAD

E' meglio lasciare spazio alle immagini, che in questo caso rendono molto meglio delle parole. Il viaggio è filato liscio, con splendidi paesaggi sulla famosa Great Ocean Road, avvistamenti di animali tra cui i koala e cene vista oceano. L'unico disguido è stato quando una mattina il van non ne voleva sapere di partire, ma subito si è avvicinato un signore che ci ha aiutato ad accenderlo collegandolo con la batteria della sua auto, un altro esempio di quanto sia facile trovare persone pronte ad aiutarti in cangurolandia! 




















giovedì 9 aprile 2015

UN ARRIVO, UNA NUOVA PARTENZA

Eccoci ad Adelaide, dopo più di 3000 chilometri lasciati alle spalle e un arrivo che inaspettatamente si tramuterà in una nuova partenza.
Siamo partiti più di una settimana fa e l'inizio non è stato dei più entusiasmanti: alla prima tappa per il pranzo tiriamo fuori il nostro tavolo e le nostre sedie da campeggio e iniziamo a scaldarci due bistecche quando veniamo totalmente “attaccati” da decine di mosche che senza timore ci si posano sul viso in un atto d'affetto che però non ricambiamo, risultato i primi due giorni cibiamo in macchina per non essere mangiati a nostra volta da questi simpaticissimi esserucci.
Ma a parte questo ci si gode la traversata: i panorami nel deserto, la natura selvaggia, la strada che sembra infinita, il salutare le altre macchine di passaggio come se fossimo tutti compagni di questo lungo viaggio. Man mano che ci allontaniamo dalla città i paesi diventano sempre più piccoli fino a quando i nomi segnati sulla mappa non sono che delle stazioni di servizio con un motel a volte distanti anche quasi 200km tra di loro, praticamente si vede l'insegna del nome del paese, si entra, e dopo 100 metri il “paese” è già finito. Ovviamente il prezzo della benzina in mezzo al nulla sale alle stelle, per non parlare del cibo, ma fortunatamente abbiamo fatto le scorte a Perth prima di partire. Prendiamo solo un pacchetto di patatine che non aveva sulla confezione scritto il prezzo: totale 6 dollari, impariamo la lezione.



Durante la strada a seconda del posto in cui arrivi ci sono segnali che indicano il rischio del passaggio di canguri, cammelli, emù e altro per la strada, ma vicino all'asfalto non abbiamo visto che decine e decine (se non centinaia) di canguri morti, investiti sopratutto dai camion di notte visto la loro curiosità per i fari accesi, ma almeno Marika ha salvato un coniglio che si era immobilizzato dalla paura in mezzo alla strada, scendendo dal van e facendolo scappare nei campi, brava la nostra salva animali! Abbiamo visto vari tipi di uccelli, compresi delle bellissime aquile.




A un certo punto superiamo un altro van, dentro al quale un ragazzo con una barba bellissima (invidia...) ci saluta, e alla seguente stazione di servizio scopriamo si chiami Tristan, un ragazzo francese amante del surf. L'Australia è grandissima, ma le strade non sono poi molte, fatto sta che questo ragazzo ha già visto il nostro van a Margaret River tempo prima, a circa 1500 chilometri di distanza, e parlando tra noi ci viene in mente di averlo già incrociato in una delle sue spiagge, ce lo ricordiamo per la barba e la tavola da surf. Così ci uniamo per il viaggio, attraversiamo il confine per il South Australia e finalmente la strada costeggia l'oceano e ci regala dei bei panorami. 




Stiamo con Tristan due giorni, andiamo a Cactus Beach, dove lui la mattina dopo si ferma per surfare e noi proseguiamo con il nostro viaggio, allungando la strada per arrivare a Point Labatt, dopo un ora e mezza di strada sterrata e ringraziando il nostro van che senza lamentarsi ci ha portato senza intoppi. Qui si è su una bella scogliera e la particolarità è che sotto c'è una colonia permanente di leoni marini, passiamo li la notte, tra il vento, il freddo, la bellezza della natura e una bella luna piena.







Il giorno dopo facciamo a ritroso la strada sterrata (incrociando per la strada canguri, un coniglio e persino una lince), e ritorniamo sulla via principale, poi facciamo una sosta in parte alla strada quando sentiamo suonare il clacson dietro di noi, che strano il destino, è di nuovo Tristan, che neanche a farlo a posta (i cellulari erano 3 giorni che non prendevano) ritroviamo sulla strada del nostro viaggio. Ci uniamo ancora a lui per un paio di giorni e lo seguiamo per delle escursioni fuori dalla strada principale, tra piccoli paesi immersi nei vigneti e una piccola montagna dove per un temporale prendiamo un bel po' di acqua.
Ormai non manca molto ad Adelaide, ci fermiamo a riposare in parte ad una stradina sterrata, quando il custode della fattoria adiacente ci invita a bere qualcosa in casa, accettiamo e mettiamo in moto, accelero, solo che il van slitta un po' e non si muove, siamo impantanati. Lo sapevo che prima poi sarebbe successo! Le proviamo tutte, dai sassi ai pezzi di legno sotto le ruote, e finalmente dopo una buona mezzora riusciamo a ripartire (grazie alla forza sovraumana di Marika che spingeva il furgone?!) e ad andare finalmente a bere un paio di bicchieri di vino in casa. Facciamo la conoscenza del custode e poi più tardi del padrone, davvero molto gentili, restiamo a chiacchierare per qualche ora e poi visto la pericolosità di viaggiare col buio ci fanno parcheggiare il van da loro per la notte, e la mattina dopo ci fanno fare una doccia e ci offrono la colazione. Sentendo anche altri ragazzi che viaggiano non è raro trovare persone del genere, questa gente oltre alla natura incontaminata per me è un po' l'essenza dell'Australia.
Come dicevo all'inizio, l'arrivo può tramutarsi in una nuova partenza: chiamiamo per il lavoro a Renmark che ci assicurarono iniziasse a metà aprile, ma le arance non sono ancora pronte quindi c'è da aspettare fino a fine mese e per adesso non c'è lavoro. Ma... ci chiediamo..... allora abbiamo fatto tutta questa strada per niente? 
Ma noi non ci demoralizziamo e visto che abbiamo ancora tempo a disposizione riprendiamo il nostro viaggio per il sud est dell'Australia, passeremo per Melbourne e arriveremo alla tanto osannata Sydney, per poi magari tornare da queste parti quando inizierà il lavoro. Allora cosa aspettiamo?? Si parte di nuovo!!! In viaggio!!!!!!