lunedì 26 ottobre 2015

WELCOME TO KYOTO!!


E' già passato in un lampo un mese da quando sono ritornato in Giappone, nella mia vecchia Kyoto. Il giorno dell'arrivo è stato estenuante, sbaglio subito la coda per prendere il biglietto del treno, allo sportello mi dicono che il biglietto diretto che voglio prendere non posso comprarlo li e così mi tocca fare due volte la coda e mi ritrovo già in ritardo sulla tabella di marcia, visto che poi mi tocca aspettare quasi un altra ora per l'arrivo del treno successivo. Avevo preso la settimana prima il treno regionale da Sirmione a Milano, comparandolo con quello che prendo sembra che il concetto di pulizia sia completamente diverso tra l'Italia e il Giappone, vi lascio indovinare quale fosse il più pulito. E' bello scendere dal treno e non sentirsi sporchi tanto da voler prendere i propri vestiti, riempirli di benzina e dargli fuoco. Comunque arrivo all'ufficio dove devono farmi firmare il contratto e darmi le chiavi dell'appartamento, solo che ovviamente nessuno sa niente e i documenti si trovano in un altro ufficio alquanto distante mi dicono, fatto sta che tra aspettare e firmare perdo un altro paio di ore e mi ritrovo all'appartamento alle otto di sera. L'appartamento è piccolissimo, è appena stato pitturato così per i primi giorni lascerò 24 ore su 24 la finestra aperta per non intossicarmi e naturalmente passo la prima notte a dormire per terra visto che è vuoto. Meno male che dopo un ramen con un amico sono talmente stanco che per qualche ora dormo pure bene sul pavimento.
A parte il primo giorno il resto fila tutto abbastanza liscio, compro letto, tavolo, sedie, frigo.... e quasi mi diverte andare a spasso nei centri commerciali a comprare il tutto, dove spesso sono l'unica persona senza gli occhi a mandorla. Infatti a parte i templi più famosi e il centro, ora che non è alta stagione, appena ti sposti un po' è raro incontrare un occidentale, molto probabilmente per la difficoltà di ottenere un visto lavorativo (difficoltà che avrò anche io??!!...).
Comunque ho iniziato la scuola e ogni giorno si tenta di studiare, anche se ricordare gli ideogrammi è un impresa... Ogni tanto si va in giro e capita un po' di tutto, come parlare per un ora e mezza con un vecchio che continua a fare origami e cerca di insegnarti a farne uno, ma poi inevitabilmente perde le speranze vedendo la tua grande abilità; ragazze in kimono che ti chiedono di fare un selfie con loro; andare in giro e parcheggiare la bici in un parcheggio al coperto e al tuo ritorno trovarlo chiuso e dover tornare il giorno dopo a riprendere il mezzo, parcheggiarlo per uscire con gli amici e non ritrovarlo piu' perche' in sosta vietata (qui ti caricano le bici sui camion e te le portano via...).
Ma le cose più belle oltre alle strade e ai templi di Kyoto sono le amicizie che ogni giorno dal nulla puoi crearti, vado nel piccolo ristorante che tanto mi era mancato in cui ogni volta si finisce col conoscere tutti i clienti del locale, e davanti a birra o al sakè le difficoltà linguistiche si dissolvono.
In questo primo mese mi sono capitate anche esperienze uniche come partecipare ad un festival giapponese e andare a vedere un incontro di sumo, esperienze che mi hanno dato l'opportunità di immergermi nella loro cultura e tradizioni, ma magari scriverò di questo più avanti...(ma chi “c'ha” voglia!!)








martedì 8 settembre 2015

GOODBYE AUSTRALIA!!! La fine di un viaggio

E così le ultime ore di questo viaggio se ne stanno andando.
Non è passato nemmeno un anno dalla partenza, guardandosi indietro la mente si riempie di immagini che si sovrappongono e fanno sembrare il tempo trascorso molto più lungo . Siamo partiti dallo sconcerto, sommersi nel caos delle strade di Ho Chi Minh, siamo passati tra varie città, fiumi, risaie e cittadine del Vietnam, viaggi interminabili in pullman e zaino in spalla dal sud al nord del paese, poi il Laos con i suoi monaci di tutte le età, i suoi elefanti e le sue cascate, la Cambogia e il contrasto tra il terrore del suo ancora recente passato e lo splendore dei templi Angkor. Kuala Lumpur che ci ha riportato in mezzo al cemento di una moderna città, e ci ha preparato per l'inizio dell'avventura australiana a Perth.
L'aver comprato il van ed aver viaggiato per quasi tutta l'Australia non è stata una cosa programmata prima dell'arrivo, e questo ha reso il tutto ancora un po' più speciale, quando non si ha un programma per il giorno seguente e si viene trascinati dalla corrente del caso in paesi e città dall'estremo ovest all'estremo est del paese, conoscendo volti, storie, persone provenienti da tutto il mondo, che inconsapevolmente a loro modo ti fanno crescere e guardare il mondo anche da prospettive diverse.

E' scontato il sentirsi arricchiti dopo questo viaggio, in questo anno in cui sono successe molte cose, dalle più tristi alle più felici, ho perso due persone molto importanti della mia vita, ho fatto bellissime amicizie durante la mia strada, ho viaggiato molto, so di essere molto fortunato per avere avuto la possibilità di farlo, anche se questa possibilità me la sono creata io. E' un viaggio che mi ha fatto aprire gli occhi, mi ha fatto accettare altri stili di vita, non è scritto da nessuna parte che un uomo per forza debba fermarsi un posto, comprare casa e far su famiglia, vestirsi in un certo modo ed essere uguale ad altre milioni di persone, mi ha fatto capire veramente che tutte quelle cose che crediamo solide e immutabili nella nostra vita in qualsiasi momento potrebbero sgretolarsi sotto i nostri occhi, ma anche dopo ciò bisogna sempre avere la forza di andare avanti con un sorriso.
 Tempo di tornare a casa ed è già ora di preparare di nuovo la valigia per una nuova avventura, la strada che stavamo percorrendo insieme io e Marika si dividerà in due direzioni, ognuno prenderà quella che sente più giusta, il futuro ci dirà se un giorno queste strade si ricongiungeranno in un unica direzione... per adesso non posso fare nient'altro che ringraziarla per questo viaggio fatto insieme.
Ora un piccolo periodo a casa, ma la testa è già verso la prossima avventura, con una nuova valigia da preparare, nuovi amici da conoscere e sempre una macchina fotografica tra le mani...
GOODBYE AUSTRALIA!!










mercoledì 17 giugno 2015

IL PAESE DEI MANDARINI E NUOVI PROGETTI

Dopo aver lasciato Sydney siamo passati da Canberra, capitale dell'Australia anche se non si capisce il motivo, costruita apposta per questo scopo sembra più un grande paese che una città. Il tempo di passarci un giorno (e prendere una nuova multa per un parcheggio come piace fare a noi, per avere un bel ricordo della città) e finalmente riceviamo la risposta da Renmark per la raccolta delle arance: dobbiamo aspettare ancora due settimane ci dicono, allora abbandoniamo definitivamente questa pista e decidiamo di andare al nord a cercare lavoro, verso il Queensland. Tutto contento che gli facciamo fare altra strada partiamo ancora una volta con il nostro van. Passiamo da varie spiagge, fermandoci solo per dare un occhiata ai principali punti di interesse e a fare qualche veloce bagno tra le bellissime onde di Byron Bay e della Gold Coast. Ci capita anche di vedere un gruppo di delfini, in ogni luogo in cui vai gli animali e la natura ti circondano e sorprendono viaggiando per l'Australia.







Arriviamo a Brisbane, città che ricorderemo per aver passato un'eternità imbottigliati dal traffico nell'ora di punta. Il giorno dopo siamo ancora in viaggio, passiamo da vari paesi in cerca di lavoro, ma non si trova niente, passiamo innumerevoli farm e tra una sosta e l'altra facciamo anche amicizia con un simpatico bambino in un parco che si avvicina a noi urlando, io allora educatamente gli rispondo urlando a mia volta, allora lui continua, pure io continuo ad urlare, finché senza un motivo si appende letteralmente ai capelli di Marika per vari secondi finché riusciamo a fatica a staccarlo, con la mamma che si giustifica dicendo che è abituato così con la sorellina e nemmeno si scusa quella stronza, povera Marika persino i bambini la vogliono picchiare! Ahahah! (in verità l'ho pagato io il bambino per farlo): Ormai senza speranza finalmente arriva una chiamata di lavoro: Gayndah, capitale dei mandarini del Queensland non aspetta altro che noi! Un paesino in cui non c'è quasi niente, a parte tre pub e tanti ragazzi che girano come noi. Li per un mese abbiamo raccolto mandarini, lavoro ben pagato e nessuno ti stressa, abbiamo avuto anche la “fortuna” di assistere al festival che si tiene in paese ogni due anni, cosa vuoi di più dalla vita! Ora c'è una pausa prima di iniziare un altro tipo di mandarini e perciò ne abbiamo approfittato per andare a vedere la grande barriera corallina (di cui più avanti forse riuscirò a mettere qualche foto)








Riguardo ai progetti futuri Marika tra pochissimo tornerà in Italia per studiare e dare l'esame d'ammissione per l'università (biologia); io invece per adesso non ho alcuna intenzione di tornare in Italia a parte per salutare amici e parenti a settembre, quindi tempo di preparare la valigia di nuovo e ad ottobre inizierò la scuola di giapponese nella mia amata Kyoto... stay tuned!


mercoledì 6 maggio 2015

SYDNEY



Stiamo arrivando a Sydney, è buio, siamo nei pressi della città,  l'illuminazione stradale non so cosa illumini ma di sicuro non illumina la strada (quindi che la mettono a fare?), piove. Piove tanto che a tratti la massima velocità del tergicristalli non ci consente di vedere, piove che non ho mai visto tanta acqua scendere dal cielo. Mi sembra di guidare una barca in un fiume in tempesta, e il marinaio che ha la mappa in mano e mi indica la direzione è Marika, la bussola in persona...si salvi chi può! Siamo quasi a Sydney, ma decidiamo che non è la sera adatta per arrivarci, ci fermiamo poco prima in un paesino di cui non ricordo nemmeno il nome. Arriviamo al parcheggio di una piscina, che nella nostra enciclopedia vuol dire "possibilità di farsi una doccia", decidiamo di aspettare che passi un pò la pioggia e il vento prima di entrare, ma dopo un ora non accenna a diminuire. Allora in un momento di coraggio decidiamo di affrontare la pioggia e di correre verso l'entrata, senza ombrelli perchè siamo degli impavidi, corri e corri, e arriviamo salvi all'entrata, da cui però si legge un bel cartello con scritto chiuso per problemi tecnici, quindi la doccia per salta. Decidiamo allora di andare a mangiare qualcosa, visto l'impossibilità di cucinare a causa del tempo. Prendiamo una strada buia in discesa e noto appena in tempo qualcosa che ostruisce la strada e inchiodo: un albero probabilmente molto stanco se ne sta sdraiato sulla strada (ma proprio qua?). Contenti di non esserci finiti contro stiamo per fare marcia indietro, quando vediamo un signore dall'altra parte della strada che scende dalla macchina e va in direzione dall'albero... e ti pareva! non potendo fare la brutta figura di quelli che scappano scendiamo anche noi (per fortuna in quel momento la pioggia si era calmata) e aiutiamo a spostare l'albero, che se non era anche per le altre persone arrivate in coda alla nostra macchina che ci hanno aiutato saremmo ancora li a tentare di alzare. Finito il compito belli sporchi ci siamo meritati una cena al ristorante cinese. Più tardi il rumore della pioggia intensa che batteva sul tetto del van e le folate di vento che ogni tanto lo facevano dondolare ci hanno fatto passare una piacevole nottata. La giornata dopo ancora pioggia quindi l'abbiamo passata in biblioteca e in un centro commerciale, quando siamo tornati alla macchina ci siamo trovati un bel "regalo": 104 dollari di multa! siccome eravamo via da molte ore e la sosta era consentita solo per un paio ci sembrava normale averla presa, ma poi leggendo abbiamo scoperto che non era per il tempo, ma perchè avevamo parcheggiato la macchina di muso e non in retromarcia (praticamente di "culo")... ma che legge assurda hanno questi canguri?? Finalmente il giorno dopo ha smesso di piovere e siamo arrivati a Sydney. Poi guardando le notizie su internet abbiamo scoperto che sulla città il vento era arrivato anche a 135km orari ed era dal 2002 che non cadeva così tanta pioggia in sole 24 ore, c'erano stati pure dei morti, grazie dell'accoglienza Sydney! (o siamo noi che portiamo sfiga?)






Siamo stati circa una settimana in città, abbiamo fatto le nostre lunghe camminate per tenerci in forma (prima di scoprire come prendere il treno che ci ha fatto risparmiare un bel pò di fatica), e sopratutto fatto aperitivo e cenato sotto l'Opera House perchè noi ci trattiamo bene!




Abbiamo visitato la famosa Bondi beach, anche se non c'era la temperatura adatta per fare il bagno, mangiato in qualche ristorantino giapponese economico e fatto colazione a Starbucks che poi chissà tra quanto ne troveremo un altro. La città è bella ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più, forse tra le città australiane preferisco il centro di Melbourne a Sydney.




Abbiamo passato una bella giornata ospiti da Luigi, un amico di mio padre emigrato in Australia trentanni fa, e sua moglie. Abbiamo mangiato dell'ottima carne in compagnia, e pure fatto una bella colazione la mattina dopo.Per concludere l'ultimo giorno siamo andati a vedere le Blue Mountains, un bel posto anche se ancora una volta il tempo non è stato un granchè, speriamo che prima o poi ritorni il sole, ma intanto noi siamo ancora in viaggio, abbiamo fatto ancora più di mille chilometri... non perdetevi il prossimo post, prossimamente al cinema!

martedì 21 aprile 2015

MELBOURNE and PHILIP ISLAND

Siamo arrivati a Melbourne di mattina, ma non abbiamo fatto in tempo che a goderci una passeggiata in riva al bel fiume che ha cominciato a piovere e non ha smesso per tutta la giornata, anche le temperature rispetto ad Adelaide sono scese parecchio. Siamo rimasti in città qualche giorno, visitando perlopiù il centro che abbiamo trovato molto carino, di sicuro il più bello delle città australiane viste fino adesso, fatto di bei palazzi e vari ristoranti e locali a cui è difficile resistere a non entrare passandoci davanti, ma sopratutto finalmente siamo riusciti a fare colazione da Starbucks e a mangiare del buon Ramen!




Una sera siamo andati a St Kilda, non lontano dal centro, dove alla fine di un pontile c'è un'isoletta con un porto e un pò di pinguini che al tramonto tornano tra le sue rocce dopo la giornata di pesca e ti passano in parte starnazzando (che verso fanno i pinguini??), purtroppo non ho foto decenti visto l'impossibilità di usare il flash al buio per non disturbarli.



Abbiamo fatto anche una gita a Philip Island, nota per il circuito motociclistico, ma che sopratutto ospita una grande varietà di animali, solo che per vederli tutti sarebbe stato uno sforzo troppo grande per le nostre tasche e allora ci siamo "accontentati" di qualche koala, canguri, dingo, pipistrelli giganti, aquile etc... per la gioia di Marika che poteva dare da mangiare alle bestie!...per la gioia di Marika che però ha preso anche qualche pugnetto da un canguro!! AHAHAH ha fatto bene!!!




Vi lascio con qualche altra foto di Melbourne, il prossimo post sarà, finalmente, dopo migliaia di chilometri di viaggio, su Sydney!





sabato 18 aprile 2015

ADELAIDE- MELBOURNE AND GREAT OCEAN ROAD

E' meglio lasciare spazio alle immagini, che in questo caso rendono molto meglio delle parole. Il viaggio è filato liscio, con splendidi paesaggi sulla famosa Great Ocean Road, avvistamenti di animali tra cui i koala e cene vista oceano. L'unico disguido è stato quando una mattina il van non ne voleva sapere di partire, ma subito si è avvicinato un signore che ci ha aiutato ad accenderlo collegandolo con la batteria della sua auto, un altro esempio di quanto sia facile trovare persone pronte ad aiutarti in cangurolandia!