Dopo aver lasciato Sydney
siamo passati da Canberra, capitale dell'Australia anche se non si
capisce il motivo, costruita apposta per questo scopo sembra più un
grande paese che una città. Il tempo di passarci un giorno (e
prendere una nuova multa per un parcheggio come piace fare a noi, per
avere un bel ricordo della città) e finalmente riceviamo la risposta
da Renmark per la raccolta delle arance: dobbiamo aspettare ancora
due settimane ci dicono, allora abbandoniamo definitivamente questa
pista e decidiamo di andare al nord a cercare lavoro, verso il
Queensland. Tutto contento che gli facciamo fare altra strada
partiamo ancora una volta con il nostro van. Passiamo da varie
spiagge, fermandoci solo per dare un occhiata ai principali punti di
interesse e a fare qualche veloce bagno tra le bellissime onde di
Byron Bay e della Gold Coast. Ci capita anche di vedere un gruppo di
delfini, in ogni luogo in cui vai gli animali e la natura ti
circondano e sorprendono viaggiando per l'Australia.
Arriviamo a
Brisbane, città che ricorderemo per aver passato un'eternità
imbottigliati dal traffico nell'ora di punta. Il giorno dopo siamo
ancora in viaggio, passiamo da vari paesi in cerca di lavoro, ma non
si trova niente, passiamo innumerevoli farm e tra una sosta e l'altra
facciamo anche amicizia con un simpatico bambino in un parco che si
avvicina a noi urlando, io allora educatamente gli rispondo urlando a
mia volta, allora lui continua, pure io continuo ad urlare, finché
senza un motivo si appende letteralmente ai capelli di Marika per
vari secondi finché riusciamo a fatica a staccarlo, con la mamma che
si giustifica dicendo che è abituato così con la sorellina e
nemmeno si scusa quella stronza, povera Marika persino i bambini la
vogliono picchiare! Ahahah! (in verità l'ho pagato io il bambino per
farlo): Ormai senza speranza finalmente arriva una chiamata di
lavoro: Gayndah, capitale dei mandarini del Queensland non aspetta
altro che noi! Un paesino in cui non c'è quasi niente, a parte tre
pub e tanti ragazzi che girano come noi. Li per un mese abbiamo
raccolto mandarini, lavoro ben pagato e nessuno ti stressa, abbiamo
avuto anche la “fortuna” di assistere al festival che si tiene in
paese ogni due anni, cosa vuoi di più dalla vita! Ora c'è una pausa
prima di iniziare un altro tipo di mandarini e perciò ne abbiamo
approfittato per andare a vedere la grande barriera corallina (di cui più avanti forse riuscirò a mettere qualche foto)
Riguardo ai progetti
futuri Marika tra pochissimo tornerà in Italia per studiare e dare
l'esame d'ammissione per l'università (biologia); io invece per
adesso non ho alcuna intenzione di tornare in Italia a parte per
salutare amici e parenti a settembre, quindi tempo di preparare la
valigia di nuovo e ad ottobre inizierò la scuola di giapponese nella
mia amata Kyoto... stay tuned!