mercoledì 17 giugno 2015

IL PAESE DEI MANDARINI E NUOVI PROGETTI

Dopo aver lasciato Sydney siamo passati da Canberra, capitale dell'Australia anche se non si capisce il motivo, costruita apposta per questo scopo sembra più un grande paese che una città. Il tempo di passarci un giorno (e prendere una nuova multa per un parcheggio come piace fare a noi, per avere un bel ricordo della città) e finalmente riceviamo la risposta da Renmark per la raccolta delle arance: dobbiamo aspettare ancora due settimane ci dicono, allora abbandoniamo definitivamente questa pista e decidiamo di andare al nord a cercare lavoro, verso il Queensland. Tutto contento che gli facciamo fare altra strada partiamo ancora una volta con il nostro van. Passiamo da varie spiagge, fermandoci solo per dare un occhiata ai principali punti di interesse e a fare qualche veloce bagno tra le bellissime onde di Byron Bay e della Gold Coast. Ci capita anche di vedere un gruppo di delfini, in ogni luogo in cui vai gli animali e la natura ti circondano e sorprendono viaggiando per l'Australia.







Arriviamo a Brisbane, città che ricorderemo per aver passato un'eternità imbottigliati dal traffico nell'ora di punta. Il giorno dopo siamo ancora in viaggio, passiamo da vari paesi in cerca di lavoro, ma non si trova niente, passiamo innumerevoli farm e tra una sosta e l'altra facciamo anche amicizia con un simpatico bambino in un parco che si avvicina a noi urlando, io allora educatamente gli rispondo urlando a mia volta, allora lui continua, pure io continuo ad urlare, finché senza un motivo si appende letteralmente ai capelli di Marika per vari secondi finché riusciamo a fatica a staccarlo, con la mamma che si giustifica dicendo che è abituato così con la sorellina e nemmeno si scusa quella stronza, povera Marika persino i bambini la vogliono picchiare! Ahahah! (in verità l'ho pagato io il bambino per farlo): Ormai senza speranza finalmente arriva una chiamata di lavoro: Gayndah, capitale dei mandarini del Queensland non aspetta altro che noi! Un paesino in cui non c'è quasi niente, a parte tre pub e tanti ragazzi che girano come noi. Li per un mese abbiamo raccolto mandarini, lavoro ben pagato e nessuno ti stressa, abbiamo avuto anche la “fortuna” di assistere al festival che si tiene in paese ogni due anni, cosa vuoi di più dalla vita! Ora c'è una pausa prima di iniziare un altro tipo di mandarini e perciò ne abbiamo approfittato per andare a vedere la grande barriera corallina (di cui più avanti forse riuscirò a mettere qualche foto)








Riguardo ai progetti futuri Marika tra pochissimo tornerà in Italia per studiare e dare l'esame d'ammissione per l'università (biologia); io invece per adesso non ho alcuna intenzione di tornare in Italia a parte per salutare amici e parenti a settembre, quindi tempo di preparare la valigia di nuovo e ad ottobre inizierò la scuola di giapponese nella mia amata Kyoto... stay tuned!